Gruppo Consiliare

La Scaletti, la Firenze viva

 
 

 

 


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Interrogazione a 5 firme

Proponente: Cristina Scaletti (La Firenze Viva)

Altri firmatari: Grassi, Torselli, Noferi, Trombi

Oggetto: Maggio Musicale

 

Ponendo come premessa l’intervista rilasciata a Repubblica dal Sovrintendete del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi (a seguito della lettera d’addio all’Opera di Roma del Maestro Riccardo Muti) urge nuovamente porre a questa giunta e al Sindaco Dario Nardella, in qualità di presidente della Fondazione, la richiesta di alcuni chiarimenti in merito alle scelte strategiche circa il piano di gestione della Fondazione e del Nuovo Teatro dell’Opera. Visti anche altri articoli comparsi nei giorni scorsi sulla stampa locale e nazionale e sulla stampa di settore, dove si leggono indiscrezioni sulla nomina di un direttore principale da affiancare al Maestro Zubin Mehta e dalle quali si apprende una situazione di rinnovata crisi per il comparto danza, che solo pochi mesi fa veniva dato per salvo grazie all’accordo tra Maggio Musicale e Mag.da, società alla quale veniva esternalizzato il corpo di ballo del Maggio, scongiurandone così la chiusura, si chiede:

 

1)                      Se sia stato elaborato il piano di fattibilità della nuova società di gestione che dovrà prendere in carica il Nuovo Teatro dell’Opera, che, secondo i protocolli d'intesa,  dovrebbe prevedere l'accorpamento con strutture la cui destinazione, la cui natura giuridica  e i cui scopi sociali sono completamente estranei alla produzione d'opera (Firenze Fiera, Palacongressi, Leopolda), che è e deve rimanere la missione primaria del Teatro dell'Opera: la diffusione della cultura musicale, la promozione di Firenze quale centro di produzione culturale a livello internazionale, e se tale missione non possa venire inficiata da tale piano di accorpamento.

 

2)                      Chi sia stato incaricato  della sua redazione, se ci si sia avvalsi di consulenze esterne e, se sì,  sulla base di quali competenze specifiche nel settore della produzione teatrale e musicale  siano stati affidati tali incarichi.

 

3)                      Quale ruolo assume attualmente e assumerà di preciso il nuovo “coordinatore artistico” Pierangelo Conte, che sempre da fonti di stampa apprendiamo essere in carica in qualità di “vice”  di un direttore artistico tutt’ora da nominare; se e quando sarà nominato questo direttore artistico e se sia già stato individuato.

 

4)                      Se rispondano a verità le anticipazioni di stampa sull’approdo a Firenze di un direttore principale da affiancare al maestro Mehta (direttore onorario a vita)e in particolare quali contatti vi siano in tal senso con i Maestri Daniele Gatti e Riccardo Muti, e se tali ipotesi siano frutto di un progetto artistico-culturale organico per il nostro teatro o piuttosto inseguano solo una ricerca di visibilità mediatica.

 

5)                      Quale sia lo stato attuale del comparto danza. Apprendiamo infatti dalla stampa, (in particolare dall’articolo del 12/09/2014 su il Corriere Fiorentino a firma di Valeria Ronzani e dalla succitata intervista a Repubblica del Sovrintendente Bianchi, a firma di Fulvio Paloscia) di una crisi in corso. In particolare si legge  del presunto “fallimento dell’ esternalizzazione” e di risoluzione dell'accordo tra la Fondazione e i privati che avrebbero dovuto gestire questo passaggio. Sulla base di quali elementi  si parla di tale fallimento quando solo nell’aprile scorso, in conferenza stampa, il Sovrintendete Bianchi dichiarava testualmente: “Maggio Danza è stato salvato: i nostri ballerini vengono distaccati alla società Magda, con cui abbiamo firmato una lettera d’intenti, questa società ci assicura 30 rappresentazioni l’anno, e inoltre ha una sua attività, per la quale usufruirà di questi 18 ballerini. Davide Bombana sarà il nuovo direttore di Maggiodanza”.

6)                      Se si tratti di una risoluzione consensuale  degli accordi intercorsi  tra Maggio danza e Mag.da o di una rottura unilaterale? Se si conferma che il piano di “esternalizzazione della danza” è fallito  si prospetta un nuovo rischio di chiusura del balletto o si intende riassorbire nell’organico della Fondazione la compagnia, come era per la vecchia struttura di Maggio Danza?

 

7)                      In merito a quanto sopra chiediamo anche quale sia il destino degli spettacoli di danza programmati da qui al prossimo dicembre e dei quali ancora si possono acquistare i biglietti. Se siano confermati o se trovino fondamento le preoccupazioni degli spettatori già in possesso dei biglietti circa probabili cancellazioni, preoccupazione condivisa  altre istituzioni musicali fiorentine coinvolte nelle produzioni, che potrebbero riportare gravi danni economici da una eventuale cancellazione.

 

 

 

Cristina Scaletti