CONSIGLIO COMUNALE
Mozione n. 925 approvata dal Consiglio comunale
Nella seduta del 1° marzo 2010
“Progetto complessivo di migrazione al Software Libero”
IL CONSIGLIO
Vista la mozione n. 308 del 2001 avente per oggetto “Per l'introduzione ed espansione di Software Libero nella Pubblica Amministrazione” che invitava l'Amministrazione Comunale a rendere prioritaria per gli uffici del Comune di Firenze la scelta di software libero, ove possibile, mantenendo inalterata o migliorando la funzionalità;
Vista l'interrogazione 471/2004 avente ad oggetto l’“Attuazione e esiti dello studio di fattibilità richiesto dalla Mozione nr. 308/2001 del Consiglio Comunale” che interrogava il sindaco sullo stato della migrazione;
Vista la mozione del 20/10/2004 avente ad oggetto “per introdurre software da ufficio open source” come previsto dalla mozione 308/2001, a sostituire già da ora e progressivamente il software da ufficio proprietario per il sistema operativo Microsoft Windows (elaboratori testi, fogli di calcolo, programmi di navigazione in rete e di gestione della posta elettronica) basato su costose licenze, con prodotti analoghi, sempre operanti su Microsoft Windows, ma gratuiti e open source; A destinare a prevedere già dal prossimo bilancio l'utilizzo di parte delle somme risparmiate con la realizzazione del punto 1. della presente Mozione per la formazione del personale all'utilizzo di detto software.”
Considerata la disponibilità all'utilizzo di software libero da parte della precedente giunta che aveva avviato piccoli progetti di migrazione come da attuazione della mozione 471/2004;
Considerato che negli ultimi anni molte pubbliche
amministrazioni in diversi paesi hanno operato con successo una migrazione
verso il software libero di migliaia di PC (tanto che esistono due progetti di
monitoraggio delle migrazioni, uno nazionale curato da CNIPA e uno europeo
seguito dalla Commissione Europea) tra cui :
l
la città di Monaco di Baviera che ha migrato
integralmente 1000 postazioni e parzialmente 6000
l
l In Italia, il Comune di Bologna, che ha un parco macchine di dimensioni analoghe al Comune di Firenze, ha iniziato un progetto di migrazione che ha portato ad un risparmio di 150.000 mila euro nel triennio 2006-2009. Attraverso tale risparmio è stato possibile finanziare la migrazione di parte dei PC. A progetto ancora non completato, dal 2010 si prevedono risparmi per 170.000 euro annui.
Visti i risultati di uno studio di fattibilità - prodotto
dal Comune - sulla migrazione al software libero che riporta i seguenti fatti:
l
Gli uffici comunali sono dotati di circa 3000 postazioni
PC.
l
Il comune di Firenze ha in via di definizione un accordo triennale
con Microsoft per la fornitura di 250 licenze di tipo EA, (Enterprise
Agreement, comprensive di sistema operativo, pacchetto Office e accesso ai
servizi server Active Directory). Attualmente le cifre ipotizzate sono
nell’ordine di 94.300 euro annui (ovvero 282.900 euro totali). L'accordo
prevede il true-up ovvero l'obbligo di aumentare a posteriori il numero di
licenze nel momento in cui si verifichi l'utilizzo di programmi di cui non si
dispone la licenza.
l
In risposta ad un questionario interno a cui hanno
risposto 1946 dipendenti è emerso che oltre il 90% usa il pacchetto Office,
mentre il servizio Active Directory è utilizzato in quasi tutti i PC. Questo
rende l'accordo EA sottostimato già ad oggi ed espone il Comune alla necessità
di dover regolarizzare licenze fino ad un costo di un milione di euro annui.
l
Almeno 40% degli intervistati usa il PC solo per funzioni
di ufficio e navigazione web (facilmente sostituibili con alternative non
proprietarie).
l
Alcuni applicativi di gestione del Comune
attualmente utilizzati in circa 1000 postazioni sono compatibili solo con
formati Microsoft (in violazione della vigente normativa CNIPA che stabilisce
l'utilizzo di formati non-proprietari). 750 di queste postazioni non
rientrerebbero quindi nell'accordo EA – Una volta verificato il numero di
postazioni per cui già in passato non sia stata acquistata una licenza separata
sarà necessario aggiornare i termini dell'accordo -. Per una completa
migrazione a software libero sarebbe quindi necessario modificare le
applicazioni del Comune. Lo studio stima nel triennio un risparmio fino a
200.000 euro paragonato al costo complessivo dello stesso sistema basato su
licenze Microsoft (circa un milione di euro annui, tra EA e licenze già in
possesso dell’Amministrazione).
Considerato l'ordine del giorno
n. 26 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del
Considerato che l'utilizzo del software libero genera dei vantaggi ulteriori rispetto ai risparmi sulle licenze quali: l'indipendenza da qualsiasi piattaforma proprietaria e quindi da qualsiasi produttore, l'attivazione di un'economia locale per lo sviluppo e la gestione dei sistemi, la possibilità di introdurre collaborazioni virtuose tra amministrazioni locali, per lo sviluppo e la condivisione dei programmi realizzati.
Considerato che molti distributori di PC forniscono sistemi preconfigurati senza sistema operativo o con sistema operativo Linux a prezzi inferiori dell'equivalente sistema con piattaforma Microsoft.
1.
Ad iniziare un progetto complessivo di migrazione al
software libero di tutte le postazioni PC dell'amministrazione. Tale processo
deve prevedere una immediata migrazione degli applicativi e delle postazioni
attualmente in uso ove non incompatibile con l'utilizzo di applicativi
proprietari del comune.
2.
Ad iniziare la migrazione degli applicativi proprietari
del Comune affinché siano basati su formati aperti, o semplicemente accessibili
attraverso interfaccia web.
3.
A completare entro il 2012 la migrazione in modo da non
dover incorrere in ulteriori costi nei confronti dell'accordo con Microsoft.
4.
A stabilire regole per i bandi di realizzazione di
software affinché i software sviluppati per il comune siano distribuiti come
software libero e per i bandi di acquisto di hardware affinché sia già da oggi
pienamente compatibile con software libero.
5.
A stanziare parte delle somme risparmiate attraverso la
migrazione per la formazione del personale all’utilizzo del nuovo software
Palazzo Vecchio, 1° marzo 2010